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Spettacoli, prove aperte, videoproiezioni, workshop, mostre e non solo…
Il 9 maggio, sesto giorno del FIC festival, i locali di Scenario Pubblico hanno dato luogo anche ad una vera e propria asta, Asta la danza. In vendita, opere fotografiche di grande valore che, dedicate all’arte coreica, hanno arricchito l’arredamento del foyer di Scenario Pubblico negli anni precedenti. Una serata all’insegna della valorizzazione dell’arte nelle sue varie forme.
Le opere, uniche e originali, appartengono a quattro diversi progetti estremamente interessanti.

Il primo, I killed my dinner with karate, della fotografa Franziska Strauss, vede come soggetti alcuni danzatori di quattro differenti compagnie di danza contemporanea di New York. Gli scatti ritraggono dettagli di corpi danzanti, dunque in movimento, con una particolare attenzione alla tensione muscolare, alla vibrazione dei corpi, e alla relazione tra i danzatori durante le prove.

Il secondo, Io sono mia madre, è un progetto ideato dal coreografo palermitano Giuseppe Muscarello, che vede lui stesso come soggetto protagonista degli scatti, fotografato da Fulvio Bellanca. Il coreografo è ritratto nelle vesti di un bambino che, segnato da un trauma infantile,  rimugina sul passato e soprattutto sull’assenza di sua madre.

Il terzo, Celebrando Kylián, è un estratto della mostra dedicata al grande coreografo contemporaneo Jiří Kylián, che in occasione del suo 70° compleanno è stato immortalato in diversi scatti dal fotografo Joris-Jan Bos.

Quarto e ultimo progetto, Trittico Pina Bausch, del fotografo Giuseppe Di Stefano. Come dice il titolo stesso è dedicato ad una delle più grandi coreografe contemporanee e madre del teatro-danza, gli scatti immortalano alcuni dei suoi capolavori: Cafè Muller, Bamboo Blues e Le Sacre du Printemps.


L’asta è stata interamente gestita dai danzatori del MoDem Atelier, e la presentazione delle opere fotografiche sono state accompagnate da momenti danzati ispirati ad esse. Magnifica la fluidità e l’eleganza dell’intero evento, e soprattutto nei passaggi tra la parola e il movimento danzato.
Bravissimi i ragazzi del MoDem atelier, che carichi della responsabilità di condurre un evento particolare com’è un’asta, hanno eseguito il proprio compito con grande serietà ed impegno, e con una giusta dose di ironia e comicità hanno creato una piacevole atmosfera.
Importante ricordare che, il ricavato dell’asta andrà a coprire delle borse di studio per i futuri danzatori della formazione professionale MoDem.

(di Alessia Macchiarella)

Foto di Alice D’Urso

BOX VISIONI – allenamenti dello sguardo critico

Bastard Sunday | Compagnia Enzo Cosimi

(di Emily Busalacchi)

regia e coreografia: Enzo Cosimi | fonte: Pier Paolo Pasolini | interpretazione: Alice Raffaelli | figura: Luca della Corte | video e progetto visivo: Enzo Cosimi | musica originale: Robert Lippok | disegno luci: Gianni Staropoli | tecnico luci: Giulia Belardi | organizzazione: Pamela Parafioriti | produzione: Compagnia Enzo Cosimi, MiBact, Teatro Comunale di Ferrara, Auditorium Parco della Musica di Roma, Festival Dissonanze | produzione 2003

Foto di Serena Nicoletti

BOX VISIONI – allenamenti dello sguardo critico

Save the last dance for me | Alessandro Sciarroni

(di Elena Costanzo)

Foto di Serena Nicoletti

RACCONTI LATERALI – appunti visivi

La performance, a mio parere, è stata un turbinio di sensazioni ed emozioni che hanno coinvolto il pubblico, trasportandolo in una dimensione di armonia, unione e amore. I due danzatori hanno creato un rapporto unico e magico così evidente che era impossibile distogliere lo sguardo. In una dinamica così virtuosa, incalzante, continua, circolare, fluida e veloce, le loro espressioni ma soprattutto i loro sguardi convincenti, coinvolgenti, felici e pieni di energia sembravano fermare e rallentare il tempo.
Ho notato infatti nei performer, una notevole differenza tra la parte superiore del corpo e quella inferiore; gli arti inferiori, assecondavano totalmente la rapida ritmicità della musica, conferendo ai danzatori movimenti scattosi e spediti, mentre la parte superiore era più sostenuta e stabile poichè si rifaceva alle canoniche posizioni di un ballo di coppia.
La sintonia e armonia di Gianmaria Borzillo e Giovanfrancesco Giannini, era fortemente percepita e sentita, sembrava quasi di ammirare un rapporto amoroso in un tempo infinito e in una dimensione irraggiungibile, quasi divina. Proprio queste sono state le sensazioni che la loro danza, i loro corpi sempre legati e uniti, e la loro presenza scenica hanno trasmesso. Borzillo e Giannini due grandi danzatori e performer, che grazie al lavoro affrontato con il coreografo Sciarroni, hanno emozionato il pubblico del palazzo Biscari con l’eccezionale messa in scena della Polka chinata. 

(di Elena Costanzo)

invenzione: Alessandro Sciarroni | con: Gianmaria Borzillo e Giovanfrancesco Giannini | collaborazione artistica: Giancarlo Stagni | musica: Aurora Bauzà e Pere Jou (Telemann Rec.) | abiti: Ettore Lombardi | direzione tecnica: Valeria Foti | tecnico di tournée: Cosimo Maggini | promozione, consiglio, sviluppo: Lisa Gilardino | amministrazione, produzione esecutiva: Chiara Fava | comunicazione: Pierpaolo Ferlaino | produzione: corpoceleste_C.C.00#, Marche Teatro Teatro di Rilevante Interesse Culturale | coproduzione: Santarcangelo Festival, B.Motion, Festival Danza Urbana

BOX VISIONI – allenamenti dello sguardo critico

Serata futurista | Carmelo Chiaramonte, Gianni Salvo, Giovanni Seminerio, MoDem Atelier & CZD2

(di Alice D’Urso)

Foto di Francesco Adamo

concept e regia: Gianni Salvo | chef: Carmelo Chiaramonte | musica originale dal vivo: Giovanni Seminerio | danza: Matilde Bianchi e Luca Occhipinti (MoDem Atelier)| con la partecipazione di: Melania Caggegi, Siria Cacco, Benedetta Agostinis, William Mazzei, Claudia Chiti e Ismaele Buonvenga (CZD2) | produzione Associazione Città Teatro in collaborazione con Scenario Pubblico

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